MODELLO SOGGETTIVO
La definizione soggettivista
sembra far tornare nel limbo dell'incertezza
il calcolo delle probabilità, ma a ben guardare ci si
accorge del contrario.
Esistono infatti  eventi per i quali non è applicabile
nessuna definizione precedente, eventi per i quali
non è possibile intuire  a-priori la probabilità e non
è possibile calcolare neppure la frequenza, trattandosi di
eventi unici.
Il
MODELLO SOGGETTIVO
Esprime il grado di fiducia che si ha nella realizzazione di
un evento e quindi, in esso diventa preponderante il fattore
personale. Questo modo di pensare alla probabilità non è
relativo soltanto alle scommesse, ma anche alle tecniche di
gestione aziendale. Un'azienda che voglia
organizzare la produzione di un nuovo prodotto da
 immettere sul mercato,
dovrà valutare la probabilità
che venga acquistato, ma per ottenere
una tale probabilità non potrà
usare né la concezione classica, né quella frequentista;
dovrà analizzare le condizioni del mercato e,
sulla base delle conoscenze acquisite, della
fiducia nella bontà del prodotto,
stabilire le quantità da produrre.
Nella maggior parte dei casi, gli eventi
aleatori, sono di questo tipo
Un esempio classico è rappresentato
dalla scommessa sul risultato di un avvenimento sportivo.
L'unico  strumento corretto
sono le quote degli allibratori che a seconda
della fiducia dei giocatori stabiliscono
la QUOTA di ciascun evento.
La probabilità di un evento in tali casi non può che essere
rappresentato dal
rapporto fra il prezzo C che un individuo coerente ritiene
giusto scommettere e la somma S che ha diritto di avere in
cambio se l’evento si verifica, perdendo invece la somma
se l’evento non si verifica:
P(E)C / S

 
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