LA COMBINAZIONE DEGLI EVENTI

 

Di due esperimenti aleatori può capitare di dover valutare la probabilità che si verifichino insieme o in alternativa.

Si dice evento UNIONE di E1 ed E2 l’evento che si verifica quando si verifica almeno uno degli eventi E1 o E2:

E = E1 È E2

Si dice evento INTERSEZIONE di E1 ed E2 l’evento che si verifica se si verificano entrambi gli eventi E1 ed E2:

E = E1 Ç E2

Due eventi si dicono INCOMPATIBILI se il verificarsi dell’uno esclude il verificarsi dell’altro. In caso contrario i due eventi si dicono COMPATIBILI.

Supponiamo di estrarre da un mazzo di carte da gioco una carta. L’evento E1 estrazione di una carta rossa e l’evento E2 estrazione di una figura sono compatibili, perché è possibile estrarre una figura rossa.

 

TEOREMA DELLA PROBABILITA’ TOTALE (PER EVENTI IMCOMPATIBILI)

 

La probabilità dell’evento unione di due eventi incompatibili è la somma delle probabilità dei singoli eventi.

p( E1 È E2 ) = p(E1) + p(E2)

 

TEOREMA DELLA PROBABILITA’ TOTALE (PER EVENTI COMPATIBILI)

 

La probabilità dell’unione di due eventi E1 ed E2 è uguale alla somma delle probabilità di ciascun evento diminuita della probabilità dell’evento intersezione dei due dati.

p(E1 È E2) = p(E1) + p(E2) – p(E1 Ç E2)

ESERCIZIO 1

Calcoliamo la probabilità che, lanciando un dado venga un numero pari, cioè la probabilità che esca 2 oppure 4 oppure 6. Sono eventi che non possono capitare insieme: succede o l’uno o l’altro, perché tirando un dado viene fuori una sola faccia. Quando abbiamo a che fare con eventi di questo tipo, e cioè eventi incompatibili, dobbiamo sommare la probabilità dei singoli eventi. Quindi, dato che ogni numero pari ha 1/6 di probabilità ed i numeri pari sono 3, la probabilità che esca un numero pari è 3/6 = 1/2 = 50%.

ESERCIZIO 2

Gli alunni di una classe sono 30: di questi 10 giocano a calcio, 8 a tennis, 4 ad entrambi. Se l’insegnante di educazione fisica ne chiama uno a caso, che probabilità ha che questo ragazzo sia in grado di praticare almeno una delle due attività considerate?

p(E1) = 10/30 = 1/3 (10 su 30 giocano a calcio)

p(E2) = 8/30 = 4/15 (8 su 30 giocano a tennis)

p(E1 Ç E2) = 4/30 = 2/15 (4 praticano entrambi gli sport)

p(E1 È E2) = 1/3 + 4/15 – 2/5 = 7/15

Due eventi si dicono INDIPENDENTI se il verificarsi di uno dei due non influenza il verificarsi dell’altro. Si dice, invece, probabilità dell’evento E2 condizionata ad un evento E1, e si scrive p(E2/E1), la probabilità di E2 , supposto che E1 si sia verificato.

 Ad esempio, consideriamo il gioco della roulette. Gli eventi E1: uscita di un numero rosso ed E2: uscita di un numero pari sono indipendenti. Infatti il verificarsi dell’uno non influisce sul verificarsi dell’altro. Se, invece, si estrae una pallina bianca da un’urna contenente palline bianche e nere e, senza reinserirla nell’urna se ne estrae un’altra, la seconda estrazione è condizionata alla prima. Variano sia i casi possibili (le palline rimaste), sia i casi favorevoli.

 

TEOREMA DELLA PROBABILITA’ COMPOSTA (PER EVENTI INDIPENDENTI)

 

La probabilità dell’evento intersezione di due eventi indipendenti è il prodotto delle probabilità dei singoli eventi.

p(E1 Ç E2) = p(E1) × p(E2)

 

TEOREMA DELLA PROBABILITA’ COMPOSTA (PER EVENTI DIPENDENTI)

 

La probabilità dell’evento intersezione di due eventi indipendenti E1 ed E2, di cui il secondo dipende dal primo, è data dal prodotto della probabilità di E1 per quella di E2 condizionata ad E1:

p(E1 Ç E2) = p(E1) × p(E2 / E1)

Immaginiamo ora di voler calcolare la probabilità che, lanciando un dado, venga fuori due volte di seguito il numero 5, o che, lanciando due dadi, da entrambi esca il numero 5. In ogni caso, con due dadi o con due lanci, si tratta di eventi indipendenti: quello che succede su un dado o su un lancio non influenza quello che succede sull’altro. Dobbiamo quindi moltiplicare la probabilità del primo (1/6) per quella del secondo (1/6) : il prodotto (1/36) è la probabilità composta dei due eventi indipendenti.

ESERCIZIO 3

Si estrae una carta da un mazzo di 40 e, dopo averla guardata e reinserita nel mazzo, se ne estrae una seconda. Si vuole calcolare la probabilità dell’evento E: esce un cavallo e una carta di bastoni. L’evento E è la combinazione di due eventi E1: "la prima carta estratta è un cavallo" ed E2: "la seconda carta estratta è di bastoni". E si verifica soltanto se si verificano sia E1 che E2, quindi è la loro intersezione, inoltre il verificarsi del primo evento non modifica la probabilità che si verifiche il secondo, quindi i due eventi sono indipendenti.

p(E1) = 1/10 p(E2) = 1/4 ==è p(E) = 1/40 (prodotto delle probabilità)

Se invece, nella stessa situazione, si vuole calcolare la probabilità dell’evento F: "esce un Re o un 2 di ori" , si devono sommare le probabilità dei due eventi:

p(F1) = 1/10 (ci sono 4 Re in un mazzo di 40 carte)

p(F2) = 1/40 (c’è un solo 2 di ori)

===è p(F) = 1/10 + 1/40 = 5/40 = 1/8

 

ESERCIZIO 4

Una ciotola contiene 20 confetti tutti uguali tra loro esteriormente, dei quali 14 sono di cioccolato. Angelo mangia 2 confetti. Se il primo è di cioccolato, qual è la probabilità che lo sia anche il secondo?

E1 = il primo confetto è di cioccolato p(E1) = 14/20 E2 = il secondo confetto è di cioccolato

I due eventi sono dipendenti perché la probabilità del secondo viene influenzata dal primo.

p(E2/E1) = 13/19 infatti sono rimasti 19 confetti dei quali 13 di cioccolato.

p(E1 Ç E2) = 7/10 × 13/19 = 91/190

Ovviamente il calcolo delle probabilità va al di là dei pochi concetti che sono stati illustrati e sarebbe errato pensare che esso riguarda lo studio dei soli giochi.

Ci limiteremo a ricordare brevemente i contributi del calcolo delle probabilità alla teoria cinetica dei gas, alla meccanica ondulatoria, alla genetica. Inoltre nella vita economica di ogni civiltà moderna non vi è piano operativo a breve o lunga scadenza che non debba fare i conti con la presenza determinante di numerosissime variabili aleatorie.

 

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